Cristiano Ronaldo: il futuro da calciatore e l’ambizione di diventare proprietario di un club

Cristiano Ronaldo, a 39 anni, punta a raggiungere i 1000 gol professionistici prima del ritiro e considera la possibilità di diventare proprietario di un club dopo la carriera da calciatore.

Cristiano Ronaldo, uno dei calciatori più famosi del mondo, ha delineato la sua visione per il futuro durante un’intervista ai Globe Soccer Awards. A 39 anni, il portoghese non ha alcuna intenzione di fermarsi; al contrario, sta mirando a un traguardo ambizioso: raggiungere 1000 gol professionistici prima del ritiro, attualmente fermo a 916. Con un presente in Arabia Saudita, Ronaldo sta vivendo una nuova avventura sportiva e professionale, cercando di mantenere viva la sua passione per il calcio.

il sogno di raggiungere i 1000 gol

Ronaldo ha espresso chiaramente il suo desiderio di continuare a giocare fino a quando non raggiungerà la soglia dei 1000 gol. Questo obiettivo lo motiva quotidianamente e rappresenta una piccola ma significativa parte della sua carriera. La scelta di trasferirsi in Arabia Saudita per giocare nella Saudi Pro League ha aperto un nuovo capitolo nella sua vita professionale, dove ha già avuto l’opportunità di esprimere il proprio talento in un contesto diverso rispetto ai campionati europei. Anche se il ritiro è un pensiero naturale per un calciatore della sua età, Ronaldo ha affermato di non avere intenzione di pianificare inutilmente il suo futuro, ma piuttosto di vivere intensamente il suo presente calcistico.

Durante l’intervista, ha anche sottolineato l’importanza della motivazione. “Finché mi sentirò motivato, continuerò. Il giorno in cui non mi sentirò più motivato, mi ritirerò.” Questa affermazione dimostra quanto sia fondamentale per il portoghese mantenere viva la passione per il gioco, che ha caratterizzato la sua lunga e straordinaria carriera.

la carriera post-ritiro: niente panchina, ma un club

Ronaldo ha parlato del suo futuro e ha chiarito che non intende intraprendere la carriera di allenatore una volta concluso il suo percorso da calciatore. “Non sono un allenatore. Non diventerò mai allenatore,” ha affermato senza mezzi termini, escludendo un’eventuale carriera nelle vesti di tecnico. Invece, ha manifestato l’interesse di diventare proprietario di un club, un progetto che potrebbe permettergli di rimanere nel mondo del calcio al di fuori del campo.

Le sue parole sono una chiara indicazione delle sue aspirazioni imprenditoriali. “Probabilmente. Vedremo. Dipenderà dal momento e dalle giuste opportunità,” ha dichiarato, lasciando aperta la porta a futuri sviluppi. Possedere un club potrebbe rappresentare per Ronaldo una naturale evoluzione della sua carriera, permettendogli di sfruttare la sua vasta esperienza e conoscenza del calcio, oltre alla sua notorietà internazionale, per contribuire attivamente all’ambiente calcistico.

prospettive sulla Saudi Pro League e i ricordi di ex club

Oltre a discutere del suo futuro e della possibilità di diventare proprietario di un club, Ronaldo ha condiviso le sue opinioni sulla Saudi Pro League, elogiando il potenziale del campionato ma riconoscendo anche le sue sfide. In un confronto con altri tornei, ha evidenziato che in Francia il Paris Saint-Germain domina la scena, rendendo la competizione meno variegata.

Riguardo alle temperature estreme in Arabia Saudita, ha affrontato le difficoltà legate al giocare in climi che possono superare i 38 gradi, richiedendo un adattamento sia fisico che mentale. “Provate a scattare a 38, 39 o 40 gradi e vedete…”, ha commentato, parlando della sfida non solo per i calciatori, ma anche per l’intero sistema calcistico locale.

Infine, Ronaldo ha coltivato un momento nostalgico parlando dei suoi ex club. Ha espresso affetto per il Manchester United e ha dichiarato di augurare il meglio al club, sottolineando che la situazione attuale non è attributo esclusivamente all’allenatore. Al contempo, si è soffermato sui suoi trascorsi al Real Madrid, evidenziando le aspettative dei tifosi e l’attuale posizione della squadra, che si ritrova ora a competere con il Barcellona.

Questo mix di riflessioni sul presente e sui ricordi passati dimostra la poliedricità di un calciatore che, al di là delle sfide, è concentrato nel continuare a lasciare il segno nel mondo del calcio.