Fiorentina: analisi delle difficoltà offensive nonostante un buon inizio di stagione

La Fiorentina, nonostante un attacco prolifico in classifica, affronta difficoltà nel concretizzare le occasioni e risente dell’assenza di Bove, evidenziando una stagnazione offensiva preoccupante.

La Fiorentina si trova ad affrontare un momento critico della sua stagione calcistica, nonostante il suo attacco occupi il quarto posto nella classifica della Serie A. Con 29 reti all’attivo, i viola sono stati superati solo da squadre come Inter, Atalanta e Lazio, che hanno mostrato una maggiore capacità realizzativa. Tuttavia, dietro queste cifre si cela una realtà più complessa: le ultime partite hanno evidenziato una crescente difficoltà nel concretizzare le chiare opportunità di segnare.

La situazione attuale dell’attacco viola

Nonostante la Fiorentina possa vantare il quarto attacco del campionato, la maggior parte dei gol sono stati segnati in picchiata durante le partite contro Lecce e Roma, dove sono stati realizzati ben 11 gol. Analizzando i risultati più recenti, si nota che la squadra ha ottenuto tre delle ultime cinque vittorie con un punteggio di 1-0, contro squadre come Genoa, Torino e Cagliari. Questo segnala una certa stagnazione nell’efficacia offensiva, rendendo chiaro che il predominio del gioco non si sta traducendo in un numero adeguato di reti. Riflessioni simili erano già emerse durante il passato della gestione di Italiano, dove le difficoltà di realizzazione diventavano sempre più evidenti.

Ruolo di Moise Kean e dei suoi compagni

Moise Kean è stato finora il principale punto di riferimento per l’attacco della Fiorentina. Con 10 gol all’attivo, si è posizionato al terzo posto tra i marcatori del campionato. Il fatto che abbia raggiunto questa cifra solo per la seconda volta in carriera è significativo, ma la sua forma sembra essere in calo. L’ultimo gol segnato da Kean è stato su rigore, un momento di luce in una partita in cui ha commesso alcuni errori clamorosi, tra cui un’occasione sprecata contro l’Udinese. La sua incapacità di capitalizzare le occasioni da rete solleva interrogativi sulla sua condizione tecnica attuale.

L’efficacia degli altri attaccanti

Esaminando il resto del reparto d’attacco, emerge una preoccupante carenza di contributo da parte degli altri attaccanti. Colpani si è fermato a solo 2 gol, entrambi segnati contro il Lecce, e lo stesso vale per Beltran, che ha realizzato le sue marcature a ottobre. Giocatori come Sottil e Ikoné sono ancora a secco, mentre Kouamé e Gudmundsson, pur avendo realizzato più gol rispetto ai compagni, non hanno mostrato continuità nelle prestazioni. È evidente che, a questo punto della stagione, il sistema offensivo della Fiorentina non riesce a sfruttare il potenziale dei suoi attaccanti.

Le difficoltà tattiche in assenza di Bove

Un altro fattore che ha contribuito alle recenti difficoltà è l’assenza di Edoardo Bove, che ha rivestito un ruolo chiave nel bilanciamento del sistema di gioco. Palladino inizialmente aveva trovato un buon equilibrio con un 3-4-2-1, ma ora, senza la sua presenza, la squadra appare più vulnerabile e priva di creatività offensiva. Le due sconfitte consecutive in Serie A, accompagnate da un solo gol segnato su rigore, sono una chiara riprova di come la perdita di un elemento fondamentale possa nuocere gravemente alla struttura della squadra.