Il nuovo allenatore del Milan, Sergio Conceiçao, si trova di fronte a una sfida impegnativa: in soli cinque mesi deve riportare la squadra ai vertici del campionato. Gli addetti ai lavori e gli appassionati sono consapevoli della necessità di un cambio di rotta immediato, poiché la rosa a disposizione è considerata di ottimo livello, ma le prestazioni recenti lasciano a desiderare. Questo articolo analizza le principali problematiche che l’allenatore dovrà affrontare per ridare vitalità al Diavolo.
Assenza di reazione e confusione a Milanello
Quando Conceiçao è arrivato a Milanello, ha trovato un ambiente segnato da una chiara confusione e da una depressione sportiva evidente. La mancanza di reazione della squadra, dopo il pareggio contro la Roma, dimostra una crisi più profonda. Il gol di Dybala ha avuto un impatto devastante sul morale dei giocatori, che hanno rapidamente perso slancio e freschezza. Da un avvio promettente, il Milan ha mostrato una trasformazione preoccupante: fiammante nei primi venti minuti e poi impotente e impacciato.
Un nuovo allenatore potrebbe solitamente innescare un’immediata reazione positiva tra i giocatori. Tuttavia, per Conceiçao, il compito è più complesso. È necessario non semplicemente riaccendere l’entusiasmo iniziale ma lavorare per costruire una resilienza mentale che permetta alla squadra di affrontare i momenti critici durante le partite. Questo richiederà tempi e modalità di allenamento mirati, con strategie pratiche per aiutare i giocatori a gestire le difficoltà e a trovare una reazione adeguata in campo.
La questione tattica da affrontare
Mentre la crisi mentale dei giocatori è evidente, una delle sfide più urgenti per Conceiçao è rappresentata dalla questione tattica. L’ex allenatore rossonero, Fonseca, ha sempre considerato la mancanza di identità tattica una problematica secondaria, ma in realtà il Milan ha mostrato spesso un gioco incoerente. Le prestazioni variavano notevolmente, oscillando tra serate memorabili e partite in cui la squadra sembrava svogliata e poco lucida.
La domanda essenziale è: quale idea di gioco ha il Milan? Spesso, le performance hanno mostrato una squadra che si comporta meglio in situazioni di transizione, piuttosto che mantenendo il possesso della palla e costruendo gioco avvolgente. Questa situazione rappresenta un dilemma tattico che richiede risposta immediata. Conceiçao dovrà occuparsi anche della fase difensiva, là dove ci sono ampi margini di miglioramento, considerate le numerose reti subite in situazioni evitabili.
Riscoprire le potenzialità individuali
Infine, un aspetto fondamentale della rinascita del Milan sarà rappresentato dai colloqui individuali con i giocatori. Conceiçao dovrà promuovere una vera e propria rivalutazione delle capacità di ognuno, per riportare quelli più forti a rendere secondo le loro potenzialità. Sarà necessario lavorare su figure chiave come Theo Hernandez e Rafael Leão, che, seppur talentuosi, hanno mostrato prestazioni altalenanti.
Il percorso per ritrovare la forma ideale richiederà un approccio personalizzato. In questo contesto, occorre che i giocatori si sentano motivati e consapevoli del loro contributo alla causa. Il lavoro di Conceiçao dovrà quindi concentrarsi sull’aumento della fiducia dei giocatori, affinché possano esprimere al meglio le loro potenzialità sul campo.
Affrontando queste sfide, Sergio Conceiçao ha una missione chiara: riportare il Milan al suo storico prestigio.