Inchiesta “Doppia Curva”: nuove rivelazioni coinvolgono l’Inter e il fondo Oaktree

Un’inchiesta sul caso “Doppia Curva” coinvolge l’Inter e il fondo Oaktree, rivelando accuse di malaffare e potenziali violazioni della lealtà sportiva, con implicazioni per la sicurezza allo stadio.

Un’inchiesta che fa tremare i vertici dell’Inter e il fondo Oaktree è quella legata al caso “Doppia Curva”. Le dichiarazioni di un super-pentito stanno svelando dettagli inquietanti, coinvolgendo il club in un affare non proprio di giustizia sportiva. Per Oaktree, che ha acquisito il club da Suning, la situazione si fa complessa, specialmente in un contesto in cui l’immagine della società è minacciata da accuse di malaffare.

Beretta e le rivelazioni sul club

Le nuove accuse emergono dalle deposizioni di Beretta, che ha insinuato un ruolo controverso del presidente Marotta, sostenendo che questi lo abbia “salvato” da possibili denunce. Sebbene l’Inter e Marotta abbiano immediatamente smentito le affermazioni, non si può escludere che gli inquirenti approfondiscano ulteriormente quanto emerso.

A livello di giustizia sportiva, il procuratore federale Chinè si trova ora con importanti elementi per valutare la situazione del club. Sono emerse infatti potenziali violazioni dell’articolo 4, riguardante la lealtà sportiva, che potrebbero portare a misure disciplinari contro l’Inter. Accuse di questo tipo non solo infangano il nome della società, ma complicano anche i piani di Oaktree che sperava di rivendere il club con un profitto.

I rapporti tra la Curva e i giocatori

Beretta ha anche fornito dettagli sui legami tra la Curva e i calciatori dell’Inter, citando nomi illustri come Nainggolan, Sneijder e Handanovic. Ha descritto il suo contatto con Javier Zanetti, considerato un “uomo d’altri tempi”, sottolineando un muro amichevole durato negli anni. Durante la sua deposizione, ha rivelato che i giocatori venivano spesso coinvolti in iniziative di intrattenimento, come la realizzazione di video messaggi per eventi privati.

Inoltre, il pentito ha menzionato che tra i camaraderie non mancavano Calhanoglu, Barella e Dimarco, scattando anche aneddoti su come le maglie firmate venivano utilizzate come premi in lotterie e vendute a quote elevate online. Questi dettagli non fanno altro che alimentare le preoccupazioni circa il grado di affiliazione tra i tifosi e i calciatori, sollevando interrogativi sulla gestione del club.

La questione sicurezza allo stadio

Un altro aspetto cruciale emerso dall’inchiesta riguarda la gestione degli accessi allo stadio. Beretta ha testimoniato di un apparente lassismo nella verifica dei biglietti, creando potenziali problemi di sicurezza. L’incredulità dei pubblici ministeri di fronte alla facilità con cui i tifosi non intestatari dei biglietti riuscivano a entrare ha sollevato un campanello d’allarme. Queste osservazioni potrebbero rivelarsi fondamentali per le indagini, incalzando ulteriormente l’Inter.

Mentre gli inquirenti continuano le loro indagini, resta da vedere come questa situazione si evolverà e quali misure saranno adottate per affrontare le preoccupazioni emerse.