Milan, la qualificazione in Champions League diventa cruciale: il 2025 è decisivo per il futuro del club

Il Milan punta alla qualificazione in Champions League per garantire stabilità economica e crescita, mentre si prepara a investimenti strategici e al progetto di un nuovo stadio entro il 2025.

Con il nuovo anno all’orizzonte, il Milan si trova in una fase di intensa programmazione, fondamentale per il suo futuro. Il club rossonero, sotto la guida di Gerry Cardinale, ha appena ottenuto un importante rifinanziamento del vendor loan con Elliott, assicurando così supporto economico fino al 2028. La priorità dichiarata è la qualificazione alla Champions League, un obiettivo imprescindibile che non ammette fallimenti. Infatti, la stabilità economica e la crescita del club dipendono in gran parte dalla partecipazione alla massima competizione europea.

Il peso economico della Champions League per il Milan

La qualificazione alla Champions League è diventata un elemento vitale per il bilancio del Milan. Negli ultimi due esercizi, il club ha potuto chiudere in positivo anche grazie ai ricavi derivanti dalla competizione europea e alle plusvalenze, come quella ottenuta dalla cessione di Sandro Tonali al Newcastle. L’assenza di questa opportunità nella stagione 2025-2026 si tradurrebbe in un deficit stimato di almeno 60 milioni di euro. Ciò avrà inevitabili conseguenze su una società che, sebbene in salute, potrebbe dover affrontare decisioni difficili, come cessioni di giocatori chiave o un mercato meno ambizioso.

Cardinale si trova a gestire un capitale significativo: gli investimenti raccolti ammontano a ben 830 milioni di euro, di cui 650 milioni solo nel 2022, con ulteriori 170 milioni nel recente rifinanziamento. Ogni mossa è calcolata, dato che deve anche estinguere un prestito di 489 milioni con Elliott entro il luglio 2028, mantenendo la fiducia degli investitori. Il club sta chiaramente mirando a un futuro di successo, come confermato anche da un documento recente dell’Harvard Business School.

Rinnovi contrattuali e crescita sostenibile

Gerry Cardinale ha espresso la volontà di “vincere in modo intelligente”, cercando un equilibrio tra entrate e spese. Ogni decisione commerciale implica un potenziale aumento dei ricavi, e eventuali prolungamenti di contratto per giocatori di alto profilo, come Mike Maignan e Jesse Reijnders, sono in agenda. Tuttavia, l’importanza di non perdere altri asset chiave è altrettanto alta: Theo Hernandez, nonostante un momento difficile alla luce delle scelte di Fonseca, è considerato centrale per il futuro del club. Il rinnovo del suo contratto, attualmente in scadenza nel 2026, rimane una priorità.

Per il Milan, la necessità di fortificare il proprio giro d’affari non può prescindere dalla partecipazione alla Champions League. La possibilità di attrarre talenti e mantenere quelli attuali dipende in gran parte da un buon ricavo economico, per il quale ogni competizione ha un ruolo.

Il progetto stadio: un passo verso il futuro

Il 2025 è previsto come l’anno decisivo anche per il progetto di un nuovo stadio, essenziale per garantire ricavi aggiuntivi in futuro. Recenti dichiarazioni del presidente Paolo Scaroni indicano che il progetto sta prendendo forma, con San Donato che ha ceduto il passo come piano B dopo l’eliminazione del vincolo su San Siro. Il club è ora in fase di negoziazione per acquisire lo stadio e le aree circostanti, lavorando a stretto contatto con il Comune per definire ogni aspetto.

Una volta pianificato il nuovo stadio, con o senza la presenza dell’Inter, sarà possibile generare ulteriori flussi di entrate che potranno dare impulso a un progetto a lungo termine. Ogni ritardo in questo campo sarebbe percepito come inaccettabile da Cardinale, che ha bisogno di dimostrare il valore della sua gestione e del suo investimento.

La missione Champions League e le responsabilità della squadra

Per il Milan, il risultato sportivo deve necessariamente accelerare. La posizione in classifica attuale, con un ottavo posto che non soddisfa le aspettative, impone uno sforzo maggiore. Se la squadra non riuscisse a recuperare, le conseguenze ricadrebbero su Paulo Fonseca, il quale potrebbe trovarsi a fronteggiare scelte drastiche. Anche Geoffrey Moncada, direttore tecnico, ha un contratto in scadenza a giugno e potrebbe esserci una revisione della struttura tecnica.

Malgrado queste pressioni, Zlatan Ibrahimovic continua a sostenere Fonseca, coprendo un ruolo chiave nel legittimare il tecnico agli occhi dello spogliatoio. L’approccio di Ibrahimovic si basa sul rafforzamento della comunicazione, per sostenere l’allenatore davanti a una stagione che deve, per forza di cose, subire una svolta positiva.

Verso un cambiamento positivo

La dirigenza e i giocatori sono convinti che la stagione possa ancora riprendersi. La Supercoppa in programma a Riad rappresenta un’opportunità fondamentale per il club e per Cardinale, in cerca del primo trofeo da proprietario. Vincere la Supercoppa non sarebbe solo un successo da aggiungere alla bacheca, ma potrebbe fornire un’iniezione di fiducia necessaria a tutti, in particolare a Fonseca.

Le prospettive per il 2025 rimangono ambiziose, con l’obiettivo di partecipare nuovamente alla Champions League e, nel frattempo, cercare il massimo in Coppa Italia. Date le buone prestazioni recenti, è fondamentale che il Milan continui su questa strada, considerando anche i premi economici legati a un eventuale avanzamento in Europa.