TV in Italia: segni di ripresa ma ancora lontana dai livelli pre-pandemia

L’analisi dell’Agcom evidenzia una leggera crescita degli ascolti TV in Italia nel 2024, ma con un significativo calo rispetto al 2020, mentre Rai e Mediaset affrontano sfide crescenti.

L’analisi dell’Osservatorio sulle comunicazioni dell’Agcom offre uno spaccato interessante sulla situazione attuale della televisione italiana. I dati emersi nei primi nove mesi del 2024 mostrano una leggera crescita degli ascolti medi rispetto all’anno precedente, ma i numeri non raggiungono quelli del 2020, anno caratterizzato da un’impennata di visibilità per la TV a causa della pandemia.

Panoramica degli ascolti TV

Nel periodo analizzato, gli spettatori medi giornalieri hanno registrato un incremento modesto, passando da 8,07 milioni nel 2023 a 8,12 milioni nel 2024, con un piccolo aumento dell’0,6%. Anche il prime time ha visto un miglioramento, sebbene leggero, con una crescita dall’18,64 milioni a 18,78 milioni . Tuttavia, i dati più preoccupanti emergono se si confrontano con i numeri del 2020: si osserva infatti un crollo significativo di quasi 1,84 milioni di spettatori nel giorno medio, con una diminuzione del 18,5%.

Il prime time, che solitamente rappresenta un momento cruciale per gli ascolti, ha evidenziato una perdita di quasi 4 milioni di spettatori, con un decremento del 17,4%. Un confronto con il 2019, anno considerato come baseline pre-pandemica, rimarca una flessione di circa 900.000 telespettatori durante il giorno medio e di 2,2 milioni in prime time. Questi dati pongono interrogativi sul futuro della televisione tradizionale, che continua a combattere per mantenere il proprio pubblico.

Competizione tra Rai e Mediaset

Analizzando la rivalità storica fra i principali gruppi televisivi, Rai attualmente detiene il primato sugli ascolti, superando Mediaset con 3,01 milioni di telespettatori contro i 2,96 milioni del concorrente. Nonostante ciò, entrambe le emittenti stanno affrontando un trend perdente nel lungo termine. Tra il 2020 e il 2024, Rai ha visto una diminuzione di 820.000 telespettatori , mentre Mediaset ha perso circa 510.000 spettatori .

In termini di share, Rai occupa il 37,1% del totale nei primi nove mesi del 2024, superando Mediaset, che si attesta al 36,5%. Rispetto al 2020, il divario di ascolti è chiaramente diminuito, passando da un vantaggio di 3,7 punti percentuali per la Rai a soli 0,6 punti nel 2024. Questo scenario evidenzia la necessità di strategie rinnovate per attrarre e mantenere il pubblico.

Crescita di Warner Bros. Discovery e La7

In questo contesto di cambiamento, è interessante notare i progressi delle reti emergenti. Warner Bros. Discovery ha ottenuto risultati notevoli, registrando un incremento del 12,1% negli ascolti giornalieri e un impressionante +23,5% in prime time. Questo posizionamento ha consentito al gruppo di superare Comcast/Sky, consolidando la sua posizione nel panorama televisivo italiano.

Anche La7, gestita da Cairo Communication, continua a guadagnare quota nel mercato, con un incremento del 9,8% nel giorno medio e del 14,3% in prime time. Questi dati riflettono un interesse crescente verso contenuti alternativi che, pur dando segni di vitalità, non bastano a compensare la flessione generale per via della crescente diffusione delle piattaforme digitali e dello streaming.

La televisione tradizionale si trova quindi di fronte a una sfida significativa, esposta alle trasformazioni nei consumi e alla rapida evoluzione dei mezzi attraverso i quali il pubblico si intrattiene. Questo quadro invita a riflessioni profonde sul futuro del settore.