La nuova serie su Zorro: un’alcalde che ride e lotta per il diritto all’esistenza

La serie “Zorro” su Paramount+ reinventa il personaggio di Don Diego come sindaco, affrontando temi sociali e politici con umorismo, mentre esplora la sua identità e amicizia con Bernardo.

Un’interpretazione innovativa di un classico personaggio. La serie Paramount+, creata da Benjamin Charbit e Noé Debré, che si snoda su otto episodi, presenta un Zorro che, pur mantenendo le radici della commedia, propone una riflessione contemporanea su temi sociali e politici. La figura dell’alcalde Don Diego prende vita con sfumature comiche, affrontando questioni di politicamente corretto e giustizia sociale, tutto mentre cerca di mediare tra il suo sogno di modernità e i problemi quotidiani della sua comunità.

L’alcalde in un contesto moderno

La rappresentazione del personaggio di Don Diego, ora elevato a ruolo di sindaco, è un cambiamento significativo rispetto alla tradizione. Questo nuovo Zorro si confronta con la pesante eredità di un genitore autoritario. La sua personalità è costellata da complessi, specialmente nei confronti del suo passato e delle aspettative della società moderna. La sua preoccupazione principale sembra essere l’adattamento alle norme contemporanee, piuttosto che la lotta aperta contro le ingiustizie. Ciò emerge chiaramente nel suo rifiuto di usare termini storicamente carichi come “indiani“, preferendo la definizione di “autoctoni“, evidenziando un tentativo di essere rispettoso verso la cultura originale e i suoi abitanti.

Il desiderio di Don Diego va oltre la semplice amministrazione: sogna la creazione di un piano regolatore che porti all’implementazione di servizi essenziali come acqua corrente e fognature, insieme a un programma di edilizia popolare. Tuttavia, questa visione si scontra con la realtà di soprusi e abusi di potere, che lo portano a una crisi interiore. Il conflitto tra aspirazioni moderne e problematiche storiche si trasforma in un terreno fertile per l’emergere di quel famoso Zorro, che non si è mai completamente allontanato dalla sua vita.

L’amico e l’alleato: Bernardo

Un elemento centrale della serie è la figura di Bernardo, il servo muto che accompagna Don Diego nella sua doppia vita. Interpretato da Salvatore Ficarra, Bernardo diventa l’immediato braccio destro del protagonista, fornendo supporto non solo nel mantenimento delle sembianze politiche ma anche nell’affrontare situazioni comiche che emergono nel racconto. La caratterizzazione di Bernardo aggiunge un ulteriore livello di complessità alla narrazione; è un personaggio che, pur avendo un ruolo relegato alla servitù, dimostra una saggezza e una presenza che risultano essenziali per le scelte cruciali del sindaco.

Bernardo non è solo una figura di supporto, ma si rivela attivamente coinvolto nel risveglio dell’eroe che è in Don Diego. Questo cambiamento di rotta permette di esplorare un’amicizia profonda, che si sviluppa in un contesto di lotta contro le ingiustizie. La chimica tra i due personaggi è frutto di una scrittura sapientemente equilibrata, capace di mescolare momenti di tensione a scene di leggerezza. Questo li rende sia un duo formidabile contro l’oppressione, sia un veicolo per la comicità che permea la serie, rendendo la narrazione avvincente e accessibile.

Il viaggio di Don Diego e Bernardo rappresenta, quindi, non solo una battaglia per la giustizia, ma anche una ricerca di identità in un mondo in cui il politicamente corretto gioca un ruolo fondamentale. La loro amicizia si distingue come un legame che riesce a bilanciare la serietà delle problematiche affrontate con l’esuberanza e la vivacità propri dell’umorismo che caratterizza la serie.