Il Fioretto Maschile Italiano Ottiene l’Argento: Sconfitta in Finale dal Giappone
Due mesi fa, il fioretto maschile italiano ha conquistato una preziosa medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi 2024, ma il sogno dell’oro si è infranto nella finale contro il Giappone, persa per 45 a 36. Filippo Macchi, Guillaume Bianchi, Tommaso Marini e Alessio Foconi hanno lottato fino all’ultimo, regalando all’Italia la sua 22esima medaglia complessiva ai Giochi. La scherma italiana conclude la sua partecipazione con un bottino di un oro, tre argenti e un bronzo, risultati che, alla vigilia, forse ci si aspettava più alti.
La finale è stata equilibrata e combattuta sin dai primi istanti. Il giapponese Shikine ha iniziato in vantaggio vincendo il primo assalto 5-3 contro Marini, ma Bianchi è riuscito a controllare la situazione nel suo match contro Imura. Filippo Macchi ha poi dato spettacolo, rimontando contro Matsuyama e portando l’Italia a una sola stoccata di distanza alla fine del terzo assalto. L’impresa di Bianchi ha completato la rimonta, chiudendo il quarto assalto con un vantaggio di 20-18.
Nel quinto assalto, Marini ha mantenuto l’Italia in vantaggio, ma il successivo incontro tra Macchi e Imura ha ribaltato la situazione a favore del Giappone, con i nipponici che sono tornati in testa di due stoccate.
Un colpo di scena si è verificato nel settimo assalto, quando Bianchi ha subito una distorsione al polso durante il match contro Matsuyama. Nonostante l’infortunio, l’italiano ha stretto i denti, riuscendo a mantenere l’Italia in partita, riducendo il distacco a una sola stoccata: 34 a 35. È stato poi il turno di Alessio Foconi, entrato in pedana per la prima volta nella finale contro l’altra riserva giapponese, Nagano. Questo assalto si è rivelato decisivo: il parziale di 5 a 0 per il Giappone ha permesso loro di arrivare all’ultimo incontro con un vantaggio solido.
Nell’ultimo assalto, Marini ha affrontato Imura, ma il giapponese ha saputo gestire bene la situazione, consegnando la vittoria al Giappone e relegando l’Italia alla medaglia d’argento