Clima: Innes Fitzgerald, speranza dell’Inghilterra per la corsa campestre, rinuncia ai Mondiali in Australia per non dover prendere l’aereo
La lunghista Innes Fitzgerald ha annunciato la sua decisione in una lettera alla Federazione britannica di atletica leggera, in cui spiega che “il cambiamento climatico è un problema urgente, quindi dobbiamo agire di conseguenza, come per qualsiasi emergenza”.
A 17 anni, detiene il record britannico under 20 nei 3.000 metri e ha appena comunicato alla sua federazione che non parteciperà ai Campionati mondiali di corsa campestre di Bathurst, in Australia, il 18 febbraio, per non dover prendere l’aereo. Rappresentare il mio Paese ai Mondiali in Australia è un privilegio”, ha scritto Innes Fitzgerald in una lettera alla sua federazione pubblicata da Atheltic Weekly. “Quando ho iniziato a correre, era un sogno che diventava realtà gareggiare ai Mondiali, ma è con grande rammarico che devo rifiutare questa opportunità.
Spiega che non vuole sostenere i costi ambientali del viaggio, che può essere fatto solo in aereo. La BBC ha calcolato che un viaggio di andata e ritorno da Londra a Sydney emette 6,7 tonnellate di CO2, solo per un passeggero e su un volo diretto, con scali e decolli che inquinano ancora di più. Naturalmente, sappiamo tutto questo. Ma che cosa facciamo al riguardo? Questa è la domanda che pone Innes Fitzgerald: “Avevo nove anni quando è stato firmato l’accordo sul clima di Parigi. Otto anni dopo, le emissioni di gas serra non solo non sono diminuite, ma sono aumentate. Sapendo questo, non voglio che la mia partecipazione a un concorso comporti il volo, il che significa causare danni alle popolazioni più fragili, al loro modo di vivere, al loro habitat, a tutto ciò che amano”.
“Il cambiamento climatico è un problema urgente, quindi dobbiamo agire di conseguenza”.
La decisione non è stata facile. Innes Fitzgerarld non è alla fine della sua carriera, ha un futuro sportivo estremamente promettente davanti a sé, ma vuole aprire un dibattito e dimostrare che la disastrosa impronta di carbonio del mondo dello sport può essere ridotta. A dicembre si è recata ai Campionati europei di Torino, in Italia, in treno e in autobus. Niente auto private, niente aerei. Ed è così che intende viaggiare d’ora in poi, decidendo consapevolmente di non partecipare a nessuna competizione al di fuori dell’Unione Europea.
Ai giornalisti che l’hanno interpellata e che le hanno fatto notare che si trattava di un’esagerazione, o quantomeno di un peccato, ha risposto: “il cambiamento climatico è un problema urgente, quindi dobbiamo agire di conseguenza”. Tutto questo non smorza la sua voglia di medaglie: l’obiettivo di Innes Fitzgerald è l’oro olimpico a Parigi nel 2024. Una meta che da Londra dista solo un viaggio in treno o in traghetto.