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Tour de France: Trionfo di Paret-Peintre sul Mont Ventoux

Una Vittoria Memorabile per la Francia

Valentin Paret-Peintre ha mantenuto la calma sotto il sole cocente e ha regalato alla Francia la sua prima vittoria nell’edizione attuale del Tour de France, imponendosi nell’impegnativa sedicesima tappa con arrivo sulla temibile vetta del Mont Ventoux.

Sprint Finale Decisivo e Leadership Confermata

Il corridore della Soudal-Quick Step ha avuto la meglio sull’irlandese Ben Healy grazie a uno sprint mozzafiato proprio sul “Gigante della Provenza”. Nel frattempo, Tadej Pogacar ha conservato la maglia gialla di leader, riuscendo a non perdere mai di vista il suo principale rivale, Jonas Vingegaard, durante la lunga ascesa di 21,5 chilometri con una pendenza media del 7,5%.

Nel computo generale, il campione in carica Pogacar ha incrementato il suo vantaggio di altri due secondi, portando il margine su Vingegaard a 4 minuti e 15 secondi grazie a uno sprint finale in salita in cui ha avuto la meglio sul danese. Il tedesco Florian Lipowitz, che non è riuscito a seguire Vingegaard nell’attacco lanciato a circa 9 km dal traguardo, rimane terzo a 9 minuti e 3 secondi, consolidando la sua posizione rispetto all’inglese Oscar Onley, ora quarto a 2 minuti e 1 secondo di distacco.

La Strategia Vincente di Paret-Peintre

Dopo il traguardo, Paret-Peintre ha raccontato alla televisione francese tutta la sua emozione: “È qualcosa di straordinario, ma non era questo il piano iniziale! Credevo davvero che Pogacar volesse vincere oggi e che avrebbe controllato la corsa. Mi sono detto che, se ci fosse stato un gruppo numeroso, avrei potuto farne parte, ma non mi ero focalizzato troppo sulla partenza, pensando che la giornata sarebbe stata buona per una fuga.”

La svolta è arrivata quando Paret-Peintre ha visto chi lo accompagnava nell’azione decisiva. “Quando ci siamo trovati davanti con Sivakov e un altro corridore dell’UAE, ho capito che loro avrebbero giocato le loro carte, quindi noi dovevamo fare altrettanto. Mi sentivo in grande forma e, avendo due compagni di squadra, ho capito che potevo davvero puntare al successo.”

Una Vittoria Carica di Emozioni

Il francese ha sottolineato la straordinarietà della sua impresa: “Non riesco a crederci! Vincere una tappa al Tour è già incredibile, ma farlo sul Mont Ventoux ha un sapore ancora più speciale. Negli ultimi metri mi ripetevo che non potevo mollare, nemmeno negli ultimi cento metri quando Ben Healy sembrava imprendibile. Mi sono detto che dovevo provarci fino in fondo, senza arrendermi.”

Vingegaard Determinato a Rilanciare la Sfida

Jonas Vingegaard, dal canto suo, ha commentato la tappa riconoscendo la forza di Pogacar: “Oggi mi sono sentito davvero bene e sono soddisfatto delle sensazioni. Anche se non sono riuscito a guadagnare tempo, torno a casa con una grande motivazione. Il nostro obiettivo era inserire qualcuno nella fuga e tutta la squadra ha dato il massimo. Ognuno ha fatto la sua parte in maniera esemplare, quindi voglio ringraziare tutti i miei compagni.”

“Pogacar ha risposto a ogni mio attacco, e io ho fatto altrettanto con lui. Non ho visto particolari punti deboli oggi, ma almeno questa tappa mi dà fiducia. Come ho detto, continuerò a provarci.”

Sport

Inter supera l’Empoli con una prodezza di Dimarco: i nerazzurri restano in vetta

L’Inter continua la sua marcia perfetta in Serie A conquistando la quinta vittoria consecutiva, questa volta sul campo dell’Empoli, grazie a uno splendido gol di Federico Dimarco nella ripresa. La squadra di Simone Inzaghi consolida così il primato in classifica, salendo a quota 15 punti, mentre i toscani restano ancora fermi a zero, senza aver segnato alcuna rete nelle prime giornate di campionato.

Primo tempo: dominio Inter, ma il gol non arriva

Sin dai primi minuti la squadra nerazzurra impone il proprio ritmo, schiacciando l’Empoli nella propria metà campo. Frattesi e Calhanoglu provano a sorprendere Berisha dalla distanza, ma senza fortuna. L’occasione più clamorosa arriva con un colpo di testa di Darmian, fermato sulla linea da Ismajli, mentre Dimarco e Thuram sfiorano il vantaggio in più di un’occasione. L’Inter crea molto ma trova davanti a sé una difesa avversaria attenta e ben organizzata. Un gol di Thuram viene annullato dal VAR per fuorigioco dopo una deviazione di Frattesi. Nei minuti finali della prima frazione, anche Frattesi e Bastoni provano la soluzione personale, ma il punteggio resta inchiodato sullo 0-0.

Ripresa: decide una magia di Dimarco

Nella ripresa l’Inter continua a premere e al 51’ arriva il gol decisivo: sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla viene respinta dalla difesa dell’Empoli ai limiti dell’area, dove Dimarco si coordina e lascia partire un potente destro di esterno che si insacca sotto la traversa, rendendo vano il tentativo di Berisha. Subito dopo, i nerazzurri sfiorano il raddoppio ancora con Dimarco e Thuram, ma la mira non è precisa.

Empoli in crescita nel finale, Inter in dieci uomini

Dopo il vantaggio subito, l’Empoli cerca di reagire. Ranocchia su punizione impegna Sommer, che deve volare per deviare la palla sopra la traversa. I cambi operati da Zanetti danno maggiore vivacità ai padroni di casa, che negli ultimi minuti provano a spingere alla ricerca del pareggio. L’Inter deve anche gestire l’inferiorità numerica per un problema muscolare occorso ad Arnautovic, costretto a uscire dal campo quasi in lacrime quando le sostituzioni erano già state effettuate. Nei sei minuti di recupero, la squadra di Inzaghi si chiude in difesa e resiste agli assalti finali dei toscani.

Situazione di classifica e prossimi impegni

Con questa vittoria l’Inter resta a punteggio pieno, staccando il Milan di tre lunghezze. L’Empoli, invece, rimane ancora a secco sia di punti che di reti segnate, e sarà chiamato a cercare la svolta nel prossimo turno contro la Salernitana. L’Inter tornerà invece in campo a San Siro, dove ospiterà il Sassuolo nel turno infrasettimanale.

Una partita sofferta e combattuta, risolta da un gesto tecnico di grande qualità che conferma la forza e la maturità della squadra nerazzurra in questa prima fase di stagione.

Calcio

Messi rallenta, ma resta decisivo: Inter Miami agli ottavi, ora sfida il PSG

Un duello tra generazioni

Durante la fase a gironi del Mondiale per Club, Lionel Messi e il giovane talento brasiliano Estêvão Willian si sono affrontati in un atteso scontro tra passato e futuro del calcio mondiale. Estêvão, soprannominato “Messinho” per il suo stile di gioco che ricorda l’argentino, è destinato a trasferirsi al Chelsea e rappresenta una delle grandi speranze del Brasile. Ma quando martedì sera il “piccolo Messi” ha incontrato il “grande Messi” e il suo Inter Miami, le differenze sono emerse chiaramente.

La classe senza velocità

Nonostante i suoi 38 anni appena compiuti e una velocità ormai ridotta, Lionel Messi ha dimostrato come l’intelligenza tattica e la tecnica sopraffina possano ancora fare la differenza. Il fuoriclasse argentino ha incantato con la sua capacità di nascondere il pallone agli avversari come un abile prestigiatore e di trovare spazi invisibili ai più.

Suárez ancora protagonista

Inter Miami ha pareggiato 2-2 contro Palmeiras, risultato sufficiente per garantire il passaggio del turno a entrambe le squadre. Per i nordamericani, decisivo è stato Luis Suárez. L’attaccante uruguaiano, coetaneo di Messi, ha prima servito un assist col petto al 16° minuto, poi ha segnato una splendida rete al 65°, sfruttando tutta la sua esperienza per superare due difensori e infilare il portiere avversario, sfidando i limiti fisici dell’età.

La rimonta del Palmeiras

Nonostante una difesa brasiliana spesso disattenta, Palmeiras si è risvegliato nel finale di gara. I gol di Paulinho e Mauricio all’80° e all’87° minuto hanno ribaltato il risultato, permettendo ai sudamericani di chiudere al primo posto del girone. Inter Miami, invece, si è dovuta accontentare del secondo posto, ottenuto solo grazie all’intervento diretto del presidente FIFA, che aveva garantito la partecipazione del club statunitense al torneo.

Messi sfida il suo passato

Il secondo posto nel girone ha riservato a Messi un incrocio dal sapore speciale: agli ottavi, affronterà il suo ex club, il Paris Saint-Germain, vincitore dell’ultima Champions League. Per la prima volta nella sua carriera, Messi parte da sfavorito contro una squadra che conosce bene. Il match di domenica sarà carico di emozione anche per la presenza in panchina di Luis Enrique, allenatore con cui Messi ha conquistato il Triplete al Barcellona nel 2015.

Frustrazione e rabbia dopo il pari

Nonostante la qualificazione, il pareggio ha lasciato l’amaro in bocca all’argentino. A fine gara, Messi ha lanciato la maglia a terra e ha abbandonato il campo in silenzio, rivelando un fisico ancora scolpito che ha fatto impazzire il pubblico femminile. Le reazioni in tribuna sono andate dai cori di auguri per il suo compleanno a una proposta di matrimonio da parte di un’anziana tifosa entusiasta.

Parla Mascherano

Il tecnico di Inter Miami, Javier Mascherano, non ha mostrato preoccupazione per la sfida con il PSG: “Affronteremo anche questa gara con serietà e umiltà, proprio come abbiamo fatto finora. Questo è un momento storico per la MLS: siamo tra le 16 migliori squadre al mondo”, ha dichiarato il 41enne allenatore argentino, ex compagno di Messi ai tempi del Barcellona.

Verso un ottavo infuocato

Domenica, alle 18:00, Messi ritroverà il club che ha lasciato tra alti e bassi. La posta in palio è altissima e, sebbene la sua brillantezza atletica non sia più quella di un tempo, la sua visione di gioco potrebbe ancora una volta cambiare il destino di una partita. Tuttavia, contro un PSG pieno di energia e fame di vittorie, la lentezza potrebbe essere un limite difficile da superare.

Sport

Juventus travolge la Salernitana 6-1 e vola ai quarti di Coppa Italia

Prestazione dominante quella della Juventus, che allo Stadium supera con un netto 6-1 la Salernitana e si qualifica ai quarti di finale di Coppa Italia, dove affronterà il Frosinone, reduce dalla sorprendente eliminazione del Napoli. Per la squadra di Inzaghi, una serata da dimenticare, segnata da un buon inizio ma seguita da un crollo totale sotto i colpi bianconeri.

Salernitana subito in vantaggio, ma la Juve reagisce

La partita parte con un colpo di scena: al primo minuto Gatti sbaglia un disimpegno servendo Ikwuemesi in area, che non perdona e porta la Salernitana in vantaggio. La reazione juventina è però immediata. Al 12’ arriva il pareggio firmato da Miretti, ben assistito da Cambiaso. Lo stesso Cambiaso si prende la scena al 35’, segnando il gol del 2-1 con un preciso mancino su torre di Danilo, completando la rimonta già nel primo tempo.

Ripresa tutta a tinte bianconere

Nella ripresa, la Juventus dilaga. Al 54’ Rugani approfitta di una corta respinta di Fiorillo su colpo di testa di Milik e insacca per il 3-1. Il dominio si fa totale e i bianconeri non alzano mai il piede dall’acceleratore. Al 75’ Yildiz, appena entrato, innesca l’autogol di Bronn, sfortunato nel deviare nella propria rete il pallone dopo una parata del proprio portiere.

Yildiz e Weah sigillano il trionfo

Yildiz continua a incantare: all’88’ parte in progressione dalla sinistra, salta tre difensori e firma il quinto gol juventino con una conclusione precisa sotto l’incrocio. Non è finita: nei minuti di recupero arriva anche la firma di Timothy Weah, che con una sassata da fuori area colpisce la parte bassa della traversa e chiude il match sul definitivo 6-1.

Una Juve cinica e spettacolare

La Juventus ha mostrato cinismo, fluidità e varietà nel gioco, sfruttando a pieno le corsie laterali e mettendo in evidenza una panchina di alto livello. Tra i migliori in campo Cambiaso, autore di un gol e un assist, e il giovane Yildiz, decisivo con giocate di qualità e grande personalità.

Salernitana travolta nella ripresa

La squadra campana, dopo un buon approccio iniziale, si è disunita sotto la pressione costante dei padroni di casa. Il tecnico Inzaghi ha cercato di cambiare volto alla gara con numerose sostituzioni, ma la reazione non è mai arrivata. Ora i granata dovranno ricaricare le energie in vista della prossima sfida di campionato, proprio contro la Juventus, questa volta allo stadio Arechi.

Le sostituzioni e il contributo della panchina

Massimiliano Allegri ha dato spazio a molti giocatori della rosa, inserendo nel corso del match Weah, Yildiz, Vlahović, Nonge e Kostić, tutti protagonisti attivi. Dall’altra parte, Inzaghi ha effettuato ben cinque cambi, ma nessuno è riuscito a invertire l’inerzia della gara.

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Scossa a Le Mans: la Ferrari 499P #50 squalificata dopo il traguardo

Colpo di scena amaro per la Scuderia Ferrari al termine della 24 Ore di Le Mans 2025. La vettura numero 50, una Ferrari 499P guidata da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, è stata ufficialmente squalificata dopo non aver superato i controlli tecnici post-gara. Il motivo della decisione riguarda un’irregolarità legata all’alettone posteriore, che secondo i delegati tecnici della FIA e dell’ACO si sarebbe deformato oltre i limiti consentiti dal regolamento.

Nel dettaglio, i commissari hanno riscontrato due violazioni tecniche. Primo, mancavano quattro bulloni sul supporto dell’alettone posteriore. Secondo, l’alettone stesso si è piegato di 52 millimetri durante le misurazioni effettuate dopo la gara, quando il regolamento prevede una tolleranza massima di soli 15 millimetri. Ferrari ha spiegato che la deformazione sarebbe dovuta proprio all’assenza di quei bulloni, una mancanza notata da un meccanico durante l’ultima sosta ai box avvenuta alle 15:23. Tuttavia, per via della rapidità dell’intervento, il componente non è stato sostituito.

Nel mondo delle corse, una modifica anche minima dell’aerodinamica può influenzare notevolmente la prestazione del veicolo, in particolare aumentando la velocità massima grazie alla riduzione della resistenza dell’aria. Proprio in questo senso, è stato osservato che la Ferrari #50 ha raggiunto il suo picco di velocità nel corso del giro 380 su 387, ovvero poco prima della conclusione della corsa. Tuttavia, la squadra ha sostenuto che tale variazione non avrebbe comportato alcun reale vantaggio in termini di performance.

La squalifica ha comportato una riorganizzazione dell’ordine d’arrivo: tutti i veicoli inizialmente classificati dietro la Ferrari #50 avanzano di una posizione. Il quarto posto passa così nelle mani del prototipo Cadillac V-Series.R condotto da Alex Lynn, Norman Nato e Will Stevens. Oltre alla perdita della posizione finale, alla vettura numero 50 vengono annullati anche tutti i punti ottenuti in gara, sia per quanto riguarda la classifica piloti che quella costruttori. Un duro colpo per Ferrari, che si ritrova ora penalizzata nella corsa al titolo mondiale.

La FIA ha comunque concesso a Ferrari il diritto di presentare appello contro la decisione. Al momento, resta da vedere se la Scuderia sceglierà di percorrere questa strada o se accetterà l’esito del controllo tecnico. Quel che è certo è che la 24 Ore di Le Mans 2025 continuerà a far discutere ben oltre la bandiera a scacchi.

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Hamlin trionfa in Michigan: le reazioni dei piloti dopo il traguardo

Dopo una gara intensa sul circuito del Michigan, Denny Hamlin ha conquistato una vittoria tanto attesa nella NASCAR Cup Series. Ecco come lui e gli altri protagonisti hanno commentato la corsa, tra soddisfazioni, rimpianti e speranze per il futuro.

Denny Hamlin — vincitore
“È una sensazione fantastica. Chris Gayle e tutta la squadra hanno svolto un lavoro eccezionale. Siamo stati competitivi per tutta la stagione, ma per un motivo o per l’altro non siamo riusciti a concretizzare. Oggi è stato finalmente il giorno giusto, e farcela proprio qui in Michigan, dove in passato ci siamo spesso andati vicino, rende tutto ancora più speciale. È stata una giornata gratificante, partire undicesimo e risalire il gruppo è una bella impresa. Sapevo che avrei dovuto dare il massimo per superare tutti, e così è stato: uno a uno, li ho passati.”

Chris Buescher — secondo classificato
“La nostra Mustang era velocissima. Devo ringraziare davvero tutti i membri della squadra per l’impegno e il lavoro fatto. Abbiamo avuto una reale opportunità di vincere, ma purtroppo non sono riuscito a chiudere il lavoro. La responsabilità è mia. Ci sono alcune decisioni che, col senno di poi, avrei voluto prendere diversamente. Alla fine avremmo dovuto essere davanti alla vettura numero 11. Eravamo più veloci oggi, ma io non ho fatto abbastanza. È comunque un buon risultato e ci prendiamo il lato positivo. Abbiamo creato la nostra fortuna oggi: niente guasti, ottimo ritmo, grande determinazione. Dopo alcune settimane difficili, in cui avevamo velocità ma non i risultati, questa è una bella risposta. Però fa male essere così vicini al successo senza riuscire a coglierlo. Avevamo tutto per vincere, dovevo solo fare meglio.”

Bubba Wallace — quarto classificato
“Quando Charles (Denike, il mio capo squadra) mi ha detto via radio di spingere al massimo, è stato esattamente quello che volevo sentire. In quella fase di gara stavo adottando alcune tecniche per risparmiare carburante. Ma quando è stato il momento di attaccare, ho dato tutto. In certe situazioni, devi essere lucido e valutare bene cosa stai guadagnando o perdendo. Penso che stiamo facendo progressi in questo senso. Nel complesso, è stata una buona giornata.”

Kyle Larson — quinto classificato
“L’inizio è stato sorprendente: con un ritmo del 75-80% riuscivo a mantenere il distacco. Ma poi gli altri hanno iniziato a rimontare e la mia macchina era già sbilanciata. Anche volendo, non avrei potuto spingere più di tanto. Negli ultimi giri non sono stato a tutto gas per più di due o tre secondi alla volta. È stata una giornata complicata, non eravamo veloci, ma siamo comunque riusciti a portare a casa un quinto posto. Questi non sono i giorni più divertenti, ma danno soddisfazione. Sono fiero della squadra. Avremmo voluto regalare una vittoria alla Chevrolet, ma ci riproveremo il prossimo anno. Settimana scorsa e oggi sono state simili: mancava il passo, ma abbiamo ottenuto comunque buoni risultati. A un certo punto pensavo di poter lottare per la vittoria. Questo dice molto sulla solidità del team, che ha saputo reagire bene anche nei momenti difficili. Speriamo di poter continuare così e restare costantemente nella top five.”

Calcio

Fiorentina travolge il Cagliari con un netto 3-0: Viola in forma, sardi in crisi

La Fiorentina conferma il suo ottimo stato di forma e conquista la quinta vittoria in Serie A battendo con un secco 3-0 il Cagliari allo stadio Artemio Franchi. Una prestazione convincente, soprattutto nel primo tempo, che consente agli uomini di Vincenzo Italiano di agganciare Napoli e Juventus al terzo posto in classifica con 14 punti. I marcatori dell’incontro: González, un’autorete di Dossena e il sigillo finale di Nzola nei minuti di recupero.

La partita si è messa subito in discesa per i padroni di casa, che hanno mostrato fin dalle prime battute una netta superiorità. Il primo tempo è stato dominato dalla Fiorentina, che ha imposto il suo ritmo, gestendo il possesso palla e creando occasioni continue. Il Cagliari, invece, è parso in difficoltà, incapace di rispondere in maniera concreta e affondando progressivamente.

Nella ripresa, i ritmi si sono abbassati. I viola hanno gestito il vantaggio senza correre particolari rischi, mentre gli ospiti non sono mai riusciti a rendersi realmente pericolosi. Solo Oristanio ha provato a dare qualche segnale positivo, ma è rimasto isolato. Il terzo gol, realizzato da Nzola al 94’, è arrivato a coronamento di una prestazione solida e ordinata da parte della Fiorentina, che ha chiuso la gara nel migliore dei modi.

Le statistiche confermano la netta supremazia della squadra toscana: 62% di possesso palla e 13 tiri complessivi, anche se solo uno in porta. Il Cagliari, dal canto suo, ha tirato sei volte, ma senza mai impensierire davvero Terracciano.

Sul fronte delle sostituzioni, Italiano ha operato diversi cambi per gestire le energie: tra gli applausi del pubblico, Beltran ha lasciato il posto a Nzola, che si è fatto trovare pronto segnando la terza rete. In campo anche Mandragora e Ikoné, entrati per dare nuova linfa al centrocampo e all’attacco. Duncan, tra i migliori in campo, ha lasciato spazio proprio a Mandragora nel finale.

Dall’altra parte, Claudio Ranieri ha provato a scuotere i suoi con una tripla sostituzione intorno al 75’, inserendo Obert, Pavoletti e Di Pardo. Tuttavia, le modifiche non sono bastate per invertire l’inerzia del match. Petagna, isolato per tutta la partita, è stato sostituito dopo una prestazione sottotono.

Nel finale, la tensione è salita leggermente, con alcuni interventi ruvidi e i primi cartellini gialli del match. Infantino è stato ammonito per un fallo su Obert, mentre Pavoletti ha rimediato un cartellino per un intervento nervoso, frutto della frustrazione per l’andamento della gara.

Con questa sconfitta, il Cagliari incassa il terzo k.o. consecutivo e resta fermo a quota 2 punti, occupando l’ultima posizione in classifica. La squadra sarda dovrà cambiare passo in fretta per uscire da una situazione che inizia a farsi preoccupante.

La Fiorentina, invece, guarda con entusiasmo ai prossimi impegni: domenica 8 ottobre affronterà il Napoli in trasferta in un match che si preannuncia spettacolare. Il Cagliari, sempre l’8 ottobre ma alle ore 18:00, ospiterà la Roma in un’altra sfida difficile.

Una vittoria netta, meritata e mai in discussione per i viola, che continuano a stupire con il loro gioco fluido e organizzato. Per il Cagliari, invece, si tratta di una nuova battuta d’arresto che evidenzia i limiti di una squadra ancora alla ricerca di un’identità chiara.

Formula E

Nissan porta il retrogaming in pista con la livrea 8-bit Sakura

In un’originale fusione tra arte, tecnologia e nostalgia, il team Nissan di Formula E ha svelato una nuova livrea che reinventa il celebre tema Sakura in chiave 8-bit. La presentazione arriva in vista del Tokyo E-Prix, in programma per il 17 e 18 maggio, e segna un audace omaggio alla cultura videoludica giapponese. Realizzato in collaborazione con l’illustratore giapponese Kentaro Yoshida, il progetto va oltre il semplice restyling grafico: è un ponte tra l’heritage del gaming, l’innovazione nel motorsport e l’identità giapponese.

Un tributo al cuore digitale di Tokyo

La gara di casa rappresenta per Nissan molto più di una competizione: è un’opportunità per esplorare le proprie radici culturali e osare con creatività. La nuova livrea in edizione limitata incarna proprio questo spirito, fondendo l’estetica dei videogiochi retrò con l’energia urbana e neon di Tokyo. Il risultato è un’auto che diventa tela in movimento, in grado di raccontare una storia visiva unica.

Yoshida ha reinterpretato il motivo del fiore di ciliegio – simbolo consolidato della comunicazione visiva di Nissan in Formula E – pixelando i petali in un omaggio al mondo arcade. Il Sakura, emblema di bellezza effimera, assume così una forma vibrante ed elettronica, che trasmette velocità e malinconia retrò.

L’estetica finale richiama l’epoca d’oro dei videogame, con grafiche a blocchi, colori saturi e dettagli che evocano le console anni ’80 e i cabinati da sala giochi. È una celebrazione dichiarata dell’arte pixel, che riesce a fondersi perfettamente con il mondo ipertecnologico della Formula E.

Dallo schermo all’asfalto

Questa appariscente livrea non è solo un’operazione artistica. Fa il suo debutto pochi giorni dopo il lancio del videogioco NISMO Electric Racer Tokyo, sviluppato anch’esso da Yoshida. In stile arcade, il gioco ha già conquistato migliaia di fan in tutto il mondo, tra cui i piloti Nissan Oliver Rowland e Norman Nato, impegnati a raggiungere i punteggi più alti.

Il progetto rappresenta una vera e propria estensione visiva del videogioco. Se l’esperienza digitale offre interattività, la livrea della monoposto dona immersione reale. Per Yoshida è l’occasione unica di veder trasposta la propria arte dal mondo virtuale a quello concreto delle gare su strada.

“Il Tokyo E-Prix è la mia gara di casa, ha un significato personale per me – ha dichiarato Yoshida –. Vedere il mio lavoro sulla vettura è un grande onore. La cultura automobilistica giapponese è davvero speciale e sono fiero che Nissan mi abbia affidato l’interpretazione in chiave 8-bit del loro iconico tema Sakura”.

Talento locale, impatto globale

Ciò che rende questa collaborazione così potente è l’equilibrio perfetto tra cultura locale e visibilità internazionale. La Formula E, seguita da milioni di spettatori in tutto il mondo, diventa qui una vetrina per la creatività giapponese e per una generazione cresciuta tra pixel e console.

Negli ultimi anni, la Formula E si è distinta per il suo approccio sperimentale, tanto sul piano tecnologico quanto estetico. Design aerodinamici rivoluzionari e soluzioni sostenibili hanno tracciato nuove rotte. L’iniziativa con Yoshida segue lo stesso percorso, estendendolo al linguaggio visivo e al coinvolgimento dei fan, unendo videogiochi, streetwear e sport.

E non si tratta di un’esibizione statica: la livrea sarà protagonista in gara durante l’intero weekend del Tokyo E-Prix, offrendo agli spettatori la possibilità di vedere l’energia vibrante del design prendere vita in pista. È un evento che trasforma la livrea da semplice elemento grafico a racconto visivo in movimento.

Calcio

Il Milan conquista il Trofeo Berlusconi e batte il Monza 3-1 a San Siro

Il Milan chiude nel migliore dei modi la propria fase pre-campionato, conquistando il Trofeo Silvio Berlusconi con una vittoria per 3-1 sul Monza. La serata a San Siro è stata non solo un’occasione sportiva, ma anche un intenso momento commemorativo dedicato alla figura di Silvio Berlusconi, scomparso un anno e due mesi fa. Il messaggio d’apertura della serata, “Due squadre, un presidente, per sempre nel cuore”, ha reso omaggio all’ex presidente che ha segnato profondamente la storia di entrambi i club.

Presente allo stadio anche Pier Silvio Berlusconi, figlio dell’ex Premier, che ha definito l’evento “una serata davvero emozionante, di passione e affetto”. Molti i volti noti del calcio italiano che hanno preso parte alla commemorazione, tra cui Zlatan Ibrahimovic, ora dirigente rossonero, e Alessandro Nesta, attuale allenatore del Monza e storico ex difensore del Milan.

Non è mancato il tributo di Gerry Cardinale, fondatore e partner di RedBird, che ha voluto ricordare l’eredità lasciata da Berlusconi. “È con profondo rispetto che mi unisco alla famiglia Berlusconi per rendere omaggio a una figura straordinaria. Sentiamo la responsabilità di preservare la sua eredità e riportare il Milan ai fasti rappresentati dai trofei del Museo Casa Milan. Senza la sua ossessione per la vittoria, il club non sarebbe quello che è oggi”, ha affermato Cardinale, sottolineando anche l’importanza dei valori e della tradizione che rendono il Milan un’icona calcistica globale.

In campo, il tecnico Fonseca ha deciso di schierare dal primo minuto il nuovo acquisto Morata, mentre nella ripresa ha esordito anche Pavlovic. A sbloccare il punteggio è stato Saelemaekers, con una conclusione in rabona deviata da Pablo Marí. Poco dopo, è arrivato il pareggio del Monza firmato da Daniel Maldini, figlio di Paolo, ex leggenda del Milan, che torna a segnare a San Siro dopo la sua esperienza con lo Spezia.

Nel secondo tempo, il Milan ha rialzato il ritmo e ha trovato il vantaggio con Jovic, per poi chiudere definitivamente la partita grazie a Reijnders. La prestazione rossonera ha mostrato segnali incoraggianti in vista dell’esordio in campionato, previsto per sabato prossimo sempre a San Siro contro il Torino.

Il Monza, autore di un buon primo tempo, cercherà riscatto nella prossima sfida in trasferta contro l’Empoli. La serata, tuttavia, resterà impressa non solo per il risultato sul campo, ma soprattutto per l’omaggio sentito e condiviso alla memoria di un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del calcio italiano.

Altri sport

Yamaha pronta a introdurre un nuovo motore al GP di Francia 2025

Yamaha si prepara a portare importanti novità in pista nel Gran Premio di Francia 2025, in programma questo fine settimana. La casa giapponese introdurrà infatti un nuovo motore sulla YZR-M1, come confermato direttamente dal pilota del team Monster Energy Yamaha, Fabio Quartararo.

“Dobbiamo concentrarci sul lavoro del weekend. I risultati positivi ottenuti durante la gara e nei test a Jerez sono stati una bella spinta per il team, e sono curioso di vedere come si comporterà questa nuova specifica del motore a Le Mans,” ha dichiarato Quartararo. “Sono molto entusiasta di iniziare,” ha aggiunto il pilota francese.

Il nuovo propulsore che Yamaha utilizzerà nel GP di Francia non sarà ancora il tanto vociferato motore V4 attualmente in fase di sviluppo. L’azienda nipponica ha invece optato per una versione aggiornata del motore quattro cilindri in linea, una configurazione che ha accompagnato la M1 negli ultimi anni ma ora in veste più evoluta.

Anche il compagno di squadra di Quartararo, lo spagnolo Alex Rins, ha espresso ottimismo nei confronti della nuova unità motrice. Le sue sensazioni positive si basano sui risultati dei test di Jerez, dove ha ottenuto il quarto miglior tempo, subito alle spalle di Quartararo.

“Abbiamo fatto dei passi avanti durante i test della scorsa settimana a Jerez,” ha affermato Rins. “Ora potremo mettere nuovamente alla prova le nostre scoperte a Le Mans. Questo GP sarà fondamentale per raccogliere dati, così da affrontare al meglio il test privato di Misano in programma la prossima settimana,” ha spiegato il pilota.

Il fine settimana in arrivo avrà un significato particolare per Fabio Quartararo, che correrà davanti al pubblico di casa. Il GP di Francia rappresenta infatti una tappa molto sentita dal campione del mondo 2021.

“Le Mans ha sempre un valore speciale per me: è la mia gara di casa, e ci saranno tantissimi tifosi pronti a sostenermi. Non importa quante volte ci sia passato, ogni volta ho i brividi quando il pubblico canta l’inno nazionale prima del via,” ha raccontato emozionato Quartararo, soprannominato “El Diablo”.

Con il supporto del pubblico francese e il nuovo motore a disposizione, Yamaha spera di compiere un passo importante nel suo percorso di sviluppo, cercando di tornare ai vertici della MotoGP.