

Paige Bueckers è fenomenale: stabilisce il record di punti per una rookie WNBA con 44, ma le Wings perdono
Paige Bueckers ha offerto non solo una delle migliori prestazioni al tiro per una rookie nella storia della WNBA, ma una delle migliori di sempre per qualsiasi giocatrice. La prima scelta al draft di quest’anno ha segnato ben 44 punti nella sconfitta delle sue Dallas Wings per 81-80 contro le Los Angeles Sparks, mercoledì sera alla Crypto.com Arena. Si tratta del punteggio più alto mai realizzato da una rookie nella storia della lega e del massimo stagionale per qualsiasi giocatrice.
Una Prestazione da Record
Le cifre di Bueckers sono state straordinarie: ha messo a segno 17 dei 21 tiri tentati, con un perfetto 4 su 4 da tre punti e 6 su 6 dalla linea del tiro libero. Con questa performance, è diventata la prima giocatrice nella storia della WNBA a segnare più di 40 punti tirando con oltre l’80% dal campo. Alla sua prestazione ha aggiunto anche quattro rimbalzi e tre assist in 36 minuti di gioco.
Il precedente record per una “vera” rookie apparteneva a Candace Parker, che ne segnò 40 nel 2008. Sebbene Cynthia Cooper avesse già raggiunto quota 44 punti nella stagione inaugurale del 1997, quando tutte le giocatrici erano tecnicamente al primo anno, la performance di Parker era considerata il primato di riferimento. Il record assoluto di punti in una singola partita WNBA è di 53, un traguardo raggiunto sia da Liz Cambage che da A’ja Wilson. I 44 punti di Bueckers la collocano al decimo posto nella classifica di tutti i tempi.
Un Sapore Agrodolce
Nonostante la serata storica a livello personale, per Bueckers la prestazione ha un sapore amaro, poiché il suo obiettivo principale rimane sempre la vittoria di squadra. La sconfitta è maturata proprio all’ultimo secondo, a causa di un canestro decisivo di Kelsey Plum per le Sparks.
“Ho sempre messo l’orgoglio mio e della squadra nella vittoria, quindi quello è ovviamente l’obiettivo principale,” ha dichiarato Bueckers. “Onestamente, sono soprattutto orgogliosa di questa squadra, del modo in cui lottiamo. Questo gruppo significa tantissimo per me.”
Il Sostegno di Squadra e Pubblico
Bueckers, che ha segnato gli ultimi 13 punti di Dallas, ha dato pieno credito alle sue compagne di squadra per il suo successo. “Sono state le mie compagne a liberarmi. A portarmi blocchi, a eseguire schemi senza palla per crearmi tiri aperti,” ha spiegato. “[Luisa Geiselsoder] mi ha fatto dei blocchi fantastici per tutta la serata e le mie compagne mi hanno cercata, passandomi la palla e mettendomi nelle condizioni ideali per tirare.”
Il sostegno è arrivato anche dai social media. La compagna di squadra Arike Ogunbowale, che non ha giocato mercoledì, ha postato su X la sigla “ROY” (Rookie of the Year), candidando di fatto Bueckers al premio di miglior esordiente. Un’altra compagna, Maddy Siegrist, ha aggiunto: “Incredibile. Onorata di giocare con te.” Persino i tifosi delle Sparks hanno capito di assistere a un momento speciale, applaudendo ogni canestro di Bueckers mentre si avvicinava al record. Grazie a questa prestazione, a Bueckers mancano ora solo 60 punti per superare il record di franchigia per una rookie (630 punti), stabilito proprio da Ogunbowale nel 2019.
Le Statistiche della Partita di Paige Bueckers
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Punti: 44
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Tiri dal campo: 17 su 21
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Rimbalzi: 4
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Assist: 3
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Palle rubate: 1
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Stoppate: 0
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Palle perse: 3
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Falli: 3
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Minuti: 36

Oliver Rowland conquista il titolo di Formula E con una prestazione da campione
Un finale emozionante a Berlino per il nuovo campione del mondo
Oliver Rowland è il nuovo campione del mondo di Formula E 2025. Dopo una stagione straordinaria, in cui ha collezionato quattro vittorie e tre secondi posti nelle prime nove gare, il pilota britannico ha vissuto un epilogo ricco di colpi di scena durante il doppio appuntamento di Berlino. Nonostante l’ampio vantaggio in classifica, il 32enne originario di Barnsley ha complicato le cose nel primo round, sotto la pioggia, urtando la Maserati di Stoffel Vandoorne in un sorpasso giudicato troppo ottimista. Il contatto gli è costato una penalità di cinque posizioni sulla griglia per la gara successiva, disputata con pista asciutta.
Nel frattempo, il campione in carica Pascal Wehrlein ha tenuto vive le proprie speranze di riconferma chiudendo secondo nella prima corsa e ottenendo la pole position nella seconda. Tuttavia, Rowland necessitava solo di un quarto posto, a patto che Wehrlein non andasse a punti. Alla fine, proprio questo scenario si è verificato, permettendo al pilota Nissan di conquistare il tanto ambito titolo mondiale prima della tradizionale chiusura stagionale all’Excel di Londra.
Londra chiude la stagione tra spettacolo e ambizioni
Nel weekend finale del campionato 2024-25, migliaia di spettatori hanno assistito alle gare all’interno dell’Excel London, dove le monoposto elettriche hanno sfrecciato tra i padiglioni del centro espositivo. Le due gare della capitale britannica hanno offerto tutto ciò che i tifosi potevano desiderare: incidenti, sorpassi audaci e accesi confronti strategici tra piloti e team.
Ma oltre all’intrattenimento, la Formula E si propone un obiettivo più ampio: accelerare il passaggio globale verso la mobilità elettrica. La serie punta infatti a diventare un laboratorio tecnologico per soluzioni a basse emissioni, contribuendo a modificare la percezione dell’auto elettrica e favorendone l’adozione su larga scala.
Formula E come piattaforma per il futuro elettrico
Dopo undici stagioni, ci si chiede se la Formula E stia realmente realizzando la sua missione. Secondo Johnny Herbert, ex pilota di Formula 1 e oggi ambasciatore globale del marchio Lola Cars, coinvolto in Formula E con il team Lola Yamaha ABT, il percorso è ancora nelle sue fasi iniziali, sia nelle corse sia nel trasporto stradale.
“Non è ancora del tutto accettata nel mercato delle auto stradali, ma col tempo diventerà la norma, anche in Formula E, perché la tecnologia continuerà a progredire,” ha affermato Herbert. Ha inoltre sottolineato l’impegno della serie nell’esplorare materiali sostenibili, come dimostrato dall’uso di fibra di canapa nella carrozzeria delle vetture.
Innovazione e sostenibilità come guida
La storia recente della Formula E mostra quanto la mobilità elettrica sia avanzata. Nelle prime stagioni (dal 2014 al 2017), i piloti erano costretti a cambiare vettura a metà gara per la scarsa autonomia delle batterie. Oggi una sola auto è sufficiente a completare l’intera distanza.
Julia Pallé, vicepresidente per la sostenibilità della Formula E, evidenzia come la missione della serie sia duplice: promuovere l’elettrificazione e contribuire al progresso umano sostenibile, dimostrando come la tecnologia possa risolvere problemi reali.
“Siamo ottimisti tecnologici,” ha dichiarato. “Vogliamo ispirare le persone all’adozione dell’elettrico. Le innovazioni si concentrano principalmente sul software delle batterie e sui sistemi di trazione, cercando di superare le barriere che frenano i consumatori.”
Un esempio concreto è il tema della ricarica, spesso visto come ostacolo all’acquisto di veicoli elettrici. Per evidenziare i progressi in questo campo, la Formula E ha introdotto lo scorso anno il “Pit Boost”: una sosta ai box di 30 secondi in grado di fornire una ricarica ultraveloce che aggiunge il 10% di energia alla batteria.