

Formula E, mercato piloti in fermento: Citroën ufficializza la coppia Vergne-Cassidy, DS Penske punta sul talento di Barnard
Il mercato piloti del campionato mondiale di Formula E entra nel vivo con due annunci di grande rilievo che delineano gli equilibri della prossima stagione. Mentre Citroën fa il suo ingresso ufficiale presentando una formazione stellare, il team DS Penske si assicura uno dei talenti più promettenti del paddock, il giovane Taylor Barnard.
L’esordio di Citroën con una coppia di campioni
Dopo aver confermato la sua partecipazione al prossimo ABB FIA Formula E World Championship, Citroën ha sciolto le riserve, annunciando la coppia di piloti che guiderà le monoposto del “Double Chevron”. La scelta è ricaduta su due nomi di altissimo profilo: il francese Jean-Éric Vergne e il neozelandese Nick Cassidy, entrambi piloti di indiscusso talento e con una solida esperienza nella categoria elettrica.
Jean-Éric Vergne, 35 anni, è una vera e propria icona della Formula E. Dopo un’esperienza in Formula 1 con la Toro Rosso, è approdato nella serie elettrica sin dal suo esordio nel 2014, diventando il primo pilota nella storia a conquistare due titoli mondiali consecutivi con il team DS Techeetah. La sua versatilità lo vede impegnato anche nel mondiale endurance (FIA WEC) con Peugeot TotalEnergies, team con cui corre anche il suo nuovo compagno di squadra.
Nick Cassidy, 31 anni, è considerato uno dei talenti più completi della sua generazione. Dopo aver dominato le scene del motorsport giapponese, dove ha conquistato la prestigiosa “tripletta” di titoli in Super Formula, Super GT e Formula 3, è sbarcato in Formula E nel 2020, affermandosi rapidamente come uno dei principali protagonisti. Reduce da due stagioni di alto livello con Jaguar TCS Racing, dove ha lottato per il titolo, Cassidy porta in Citroën velocità e una grande abilità strategica.
DS Penske scommette sul futuro: arriva Taylor Barnard
Contemporaneamente, un’altra mossa ha scosso il paddock: DS Penske ha ufficializzato l’ingaggio di Taylor Barnard, il giovane pilota britannico che ha impressionato tutti nella sua stagione di debutto. Considerato il “pezzo pregiato” dell’ultimo mercato, Barnard era corteggiato da numerosi team, ma ha scelto la scuderia franco-statunitense per affiancare Max Gunther e dare l’assalto al titolo, sfidando i campioni in carica di Nissan.
Il potenziale di Barnard è apparso evidente fin dalle prime gare con la McLaren. Ciò che ha colpito di più, oltre alla pura velocità, è stata la sua costanza di rendimento, la maturità e la capacità di lavorare in sintonia con gli ingegneri, qualità fondamentali in una categoria complessa come la Formula E. Nella sua stagione d’esordio ha conquistato due pole position, cinque podi e un notevole quarto posto nella classifica finale.
Dall’incertezza McLaren alla corsa per il titolo
L’addio della McLaren al campionato al termine della scorsa stagione ha reso Barnard uno dei piloti più desiderati sulla piazza. “Abbiamo capito che la McLaren avrebbe potuto lasciare la Formula E intorno al periodo di Jeddah, ma la conferma definitiva è arrivata molto più tardi. È stato un periodo difficile”, ha raccontato il pilota britannico.
La situazione ha avuto un forte impatto emotivo su di lui e sul team. “Sapevo di aver ottenuto buoni risultati e che c’era l’interesse di altre squadre, ma è stato comunque un momento intenso. Avevo costruito un ottimo rapporto con tutta la squadra”. Ora, con il sedile in DS Penske, Barnard ha la grande opportunità di trasformare l’incertezza del passato nella sua migliore occasione per coronare il sogno mondiale.

La Spagna vola in finale, Francia ko: decidono Yamal e Olmo
La Spagna è la prima finalista di EURO . Al termine di una partita intensa e combattuta, la squadra di De La Fuente ha superato la Francia in rimonta per 2-1, conquistando l’accesso alla finalissima di domenica, dove affronterà la vincente della sfida tra Olanda e Inghilterra. Per la Francia, il torneo si conclude in semifinale; un risultato importante, ma che lascia l’amaro in bocca a una squadra che non ha mai convinto fino in fondo nel corso della competizione. Per la Spagna, invece, il percorso netto continua con la sesta vittoria in altrettante partite.
Cronaca di una rimonta lampo
La partita si è accesa fin dai primi minuti. È stata la Francia a sbloccare il risultato al 9° minuto con Randal Kolo Muani, bravo a capitalizzare un avvio aggressivo dei suoi. La reazione della Spagna, tuttavia, non si è fatta attendere. Al 21° minuto, il giovanissimo talento Lamine Yamal ha trovato la rete del pareggio, riequilibrando subito le sorti dell’incontro. Galvanizzata dal gol, la Spagna ha continuato a spingere e, appena quattro minuti dopo, al 25°, ha completato la rimonta con un gol di Dani Olmo, che ha fissato il punteggio sul 2-1.
Nella ripresa, la Francia ha cercato con insistenza di riaprire la partita. Nonostante una maggiore pressione e l’ingresso di forze fresche come Griezmann e Giroud, i francesi non sono riusciti a scalfire la solida organizzazione difensiva spagnola. Le occasioni più nitide sono capitate sui piedi di Mbappé e di testa a Upamecano, ma in entrambi i casi la precisione è mancata. La Spagna ha gestito il vantaggio con maturità, controllando il possesso palla e contenendo senza troppi affanni i tentativi finali degli avversari, fino al fischio finale dopo sei minuti di recupero.
Il futuro del Barcellona: da Yamal a Haaland
Mentre la stella di Lamine Yamal brilla luminosa con la sua nazionale, il suo club, il Barcellona, è già al lavoro per programmare il futuro e un attacco stellare. Secondo quanto riporta il quotidiano catalano ‘El Nacional’, il presidente Joan Laporta starebbe preparando un colpo di mercato spettacolare per la prossima estate: l’acquisto di Erling Haaland.
Il piano prevede che Haaland diventi l’erede di Robert Lewandowski. L’attaccante polacco, che avrà 37 anni, sembra destinato a lasciare la Catalogna per una nuova avventura in Arabia Saudita. Sebbene Ferran Torres si sia dimostrato un’alternativa valida, non è considerato un vero e proprio numero nove come il norvegese. Haaland, che ha già iniziato la stagione al Manchester City con cinque gol in quattro partite, è visto come il profilo ideale per guidare l’attacco blaugrana. L’ostacolo principale rimane di natura finanziaria: Haaland ha un contratto fino al 2034 e un costo proibitivo per le casse del Barça. Tuttavia, la dirigenza catalana ha già dimostrato in passato una notevole inventiva nel trovare le risorse necessarie per chiudere operazioni di mercato ambiziose, nonostante l’ingente debito del club.