
Oliver Rowland conquista il titolo di Formula E con una prestazione da campione
Un finale emozionante a Berlino per il nuovo campione del mondo
Oliver Rowland è il nuovo campione del mondo di Formula E 2025. Dopo una stagione straordinaria, in cui ha collezionato quattro vittorie e tre secondi posti nelle prime nove gare, il pilota britannico ha vissuto un epilogo ricco di colpi di scena durante il doppio appuntamento di Berlino. Nonostante l’ampio vantaggio in classifica, il 32enne originario di Barnsley ha complicato le cose nel primo round, sotto la pioggia, urtando la Maserati di Stoffel Vandoorne in un sorpasso giudicato troppo ottimista. Il contatto gli è costato una penalità di cinque posizioni sulla griglia per la gara successiva, disputata con pista asciutta.
Nel frattempo, il campione in carica Pascal Wehrlein ha tenuto vive le proprie speranze di riconferma chiudendo secondo nella prima corsa e ottenendo la pole position nella seconda. Tuttavia, Rowland necessitava solo di un quarto posto, a patto che Wehrlein non andasse a punti. Alla fine, proprio questo scenario si è verificato, permettendo al pilota Nissan di conquistare il tanto ambito titolo mondiale prima della tradizionale chiusura stagionale all’Excel di Londra.
Londra chiude la stagione tra spettacolo e ambizioni
Nel weekend finale del campionato 2024-25, migliaia di spettatori hanno assistito alle gare all’interno dell’Excel London, dove le monoposto elettriche hanno sfrecciato tra i padiglioni del centro espositivo. Le due gare della capitale britannica hanno offerto tutto ciò che i tifosi potevano desiderare: incidenti, sorpassi audaci e accesi confronti strategici tra piloti e team.
Ma oltre all’intrattenimento, la Formula E si propone un obiettivo più ampio: accelerare il passaggio globale verso la mobilità elettrica. La serie punta infatti a diventare un laboratorio tecnologico per soluzioni a basse emissioni, contribuendo a modificare la percezione dell’auto elettrica e favorendone l’adozione su larga scala.
Formula E come piattaforma per il futuro elettrico
Dopo undici stagioni, ci si chiede se la Formula E stia realmente realizzando la sua missione. Secondo Johnny Herbert, ex pilota di Formula 1 e oggi ambasciatore globale del marchio Lola Cars, coinvolto in Formula E con il team Lola Yamaha ABT, il percorso è ancora nelle sue fasi iniziali, sia nelle corse sia nel trasporto stradale.
“Non è ancora del tutto accettata nel mercato delle auto stradali, ma col tempo diventerà la norma, anche in Formula E, perché la tecnologia continuerà a progredire,” ha affermato Herbert. Ha inoltre sottolineato l’impegno della serie nell’esplorare materiali sostenibili, come dimostrato dall’uso di fibra di canapa nella carrozzeria delle vetture.
Innovazione e sostenibilità come guida
La storia recente della Formula E mostra quanto la mobilità elettrica sia avanzata. Nelle prime stagioni (dal 2014 al 2017), i piloti erano costretti a cambiare vettura a metà gara per la scarsa autonomia delle batterie. Oggi una sola auto è sufficiente a completare l’intera distanza.
Julia Pallé, vicepresidente per la sostenibilità della Formula E, evidenzia come la missione della serie sia duplice: promuovere l’elettrificazione e contribuire al progresso umano sostenibile, dimostrando come la tecnologia possa risolvere problemi reali.
“Siamo ottimisti tecnologici,” ha dichiarato. “Vogliamo ispirare le persone all’adozione dell’elettrico. Le innovazioni si concentrano principalmente sul software delle batterie e sui sistemi di trazione, cercando di superare le barriere che frenano i consumatori.”
Un esempio concreto è il tema della ricarica, spesso visto come ostacolo all’acquisto di veicoli elettrici. Per evidenziare i progressi in questo campo, la Formula E ha introdotto lo scorso anno il “Pit Boost”: una sosta ai box di 30 secondi in grado di fornire una ricarica ultraveloce che aggiunge il 10% di energia alla batteria.